Il giorno 27 Giugno 2019 il Senato ha approvato il testo del Decreto Crescita ( il D.L. n. 34/2019). In ambito fiscale la novità inserita nella legge di conversione è la proroga al 30 settembre dei termini per i versamenti delle imposte dirette, dell’Irap e dell’Iva, scadenti tra il 30 giugno e il 30 settembre 2019, per i soggetti nei confronti dei quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito. Possono beneficiare di tale proroga tutti i soggetti , anche se esclusi dall’applicazione degli Isa (come, ad esempio, i contribuenti minimi e forfettari); assume rilievo perciò la tipologia di attività svolta, che deve essere ricompresa tra quelle con riferimento alle quali sono stati elaborati gli Indici sintetici di affidabilità fiscale. Sono invece esclusi dalla proroga i contribuenti che dichiarano ricavi o compensi di importo superiore a 5.164.569 euro. In materia di fatturazione elettronica è stato modificato il termine per l’emissione della fattura previsto dal D.L. 119/2018, prevedendo che, a decorrere dal 1° luglio 2019, la fattura debba essere emessa entro 12 giorni (non più 10) dal momento dell’effettuazione dell’operazione di cessione del bene o di prestazione del servizio. E’ stato inoltre spostato il termine di presentazione della dichiarazione Imu/Tasi dal 30 giugno al 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui si è verificato il presupposto impositivo ed è prevista la riapertura dei termini per fare domanda di rottamazione ter (per i carichi affidati agli agenti della riscossione tra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2017) e di saldo e stralcio delle cartelle: si avrà tempo fino al 31 luglio 2019. E’ stata introdotta la possibilità, per i contribuenti che hanno stipulato contratti di locazione di immobili ad uso abitativo a decorrere dal 1° gennaio 2020, di usufruire della detassazione dei canoni non percepiti senza dover attendere la conclusione del procedimento di convalida di sfratto, ma provandone la mancata corresponsione in un momento antecedente, ovvero mediante l’ingiunzione di pagamento o l’intimazione di sfratto per morosità. Sono state modificate le disposizioni in materia di controllo formale, vietando all’Amministrazione finanziaria di chiedere ai contribuenti, in sede di controllo formale delle dichiarazioni dei redditi, certificazioni e documenti relativi a informazioni disponibili nell’anagrafe tributaria o dati trasmessi da parte di soggetti terzi in ottemperanza a obblighi dichiarativi, certificativi o comunicativi, come ad esempio i dati acquisiti per la predisposizione della dichiarazione precompilata. E’ stato esteso a tutti i registri contabili, aggiornati con sistemi elettronici, l’obbligo di stampa cartacea soltanto all’atto del controllo e su richiesta dell’organo procedente (attualmente previsto per i soli registri Iva), E’ stata prevista la possibilità, per l’Agenzia delle entrate, già in fase di ricezione delle fatture elettroniche, di verificare con procedure automatizzate la corretta annotazione dell’assolvimento dell’imposta di bollo, avendo riguardo alla natura e all’importo delle operazioni indicate nelle fatture stesse. Sono state confermate, infine, le previsioni del decreto Crescita riguardanti la reintroduzione del super ammortamento a decorrere dal 1° aprile 2019, la riformulazione della Mini-Ires e la maggiorazione della deducibilità dell’Imu dalle imposte sui redditi.
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