Nuove imprese a tasso zero è l’incentivo, riservato a giovani under 35 o a donne, con il quale il Legislatore è intervenuto per sostenere la creazione di micro e piccole imprese. Il Decreto interministeriale Mise-Mef del 04.12.2020, con il quale viene ridefinita la precedente disciplina della misura ampliandone la portata, prevede la concessione contributi a fondo perduto e di finanziamenti agevolati a tasso zero di durata massima pari a 10 anni per la realizzazione di progetti d’impresa con spesa massima di 1,5 milioni di euro che possono arrivare a coprire fino al 90% delle spese ammissibili. La misura, gestita da Invitalia, prevede l’erogazione di un finanziamento agevolato a tasso zero e di un contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al novanta per cento della spesa ammissibile. Il contributo a fondo perduto, inoltre, può essere concesso nei limiti del 20% delle sole spese relative ai:
• Macchinari, impianti e attrezzature nuove di fabbrica;
• Programmi informativi e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
• Acquisto di brevetti o acquisizioni di relative licenze d’uso.
I requisiti per l’ammissione
I soggetti beneficiari della misura sono le imprese di micro e piccola dimensione costituite in forma societaria e società cooperativa da non più di sessanta mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione e composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne. E’ ammessa la possibilità di presentare la richiesta anche alle persone fisiche a condizione che costituiscano la società entro il termine di 45 giorni dall’ammissione all’agevolazione.
Settori agevolati
Le iniziative ammissibili devono necessariamente essere promesse nei seguenti settori:
• Produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
• Fornitura di servizi alle imprese e/o alle persone, compresi quelli afferenti all’innovazione sociale;
• Commercio di beni e servizi;
• Turismo, incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.
Spese ammissibili
I progetti presentati devono prevedere una durata massima di 24 mesi dalla data di sottoscrizione del contratto, pena l’esclusione della richiesta. Per quanto riguarda le spesse ammissibili, sono agevolabili le spese per l’acquisto di beni materiali e immateriali sostenute successivamente la data di presentazione della domanda e relative a:
• Opere murarie e assimilate;
• Macchinari, impianti e attrezzature nuove di fabbrica;
• Programmi informativi e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
• Acquisto di brevetti o acquisizioni di relative licenze d’uso;
• Consulenze specialistiche, nel limite del 5% dell’investimento ammissibile;
• Oneri connessi alla stipula del contratto di finanziamento agevolato e oneri connessi alla costituzione della società;
• Limitatamente alle imprese operanti nel settore del turismo e costituite da oltre 36 mesi, l’acquisto dell’immobile sede dell’attività, nel limite massimo del 40% dell’investimento complessivo ammissibile.
Inoltre, solo per le imprese costituite da non oltre 36 mesi, al fine di agevolare l’ingresso nel mercato di riferimento è concessa l’opportunità di finanziare, nel limite del 20% delle spese dei beni materiali e immateriali, le esigenze di capitale circolante come l’acquisto di materie prime, di servizi e di godimento beni di terzi.
Interessante anche la possibilità di erogare il finanziamento tramite SAL (stato avanzamento lavori) sulla base di fatture di acquisto non quietanzate, tramite la sottoscrizione di uno specifico contratto di conto corrente con le banche aderenti alla convenzione stipulata tra il Ministero, il soggetto gestore e l’ABI. Questa opportunità consente di non anticipare l’esborso monetario per l’acquisto dei beni agevolati da parte dell’impresa.
Opportunità
In attesa del provvedimento del Direttore generale per gli incentivi che stabilità nel dettaglio criteri e modalità di esecuzione della misura, questa misura rappresenta un’interessante opportunità per:
• le imprese start up alla ricerca di capitali iniziali;
• realtà da poco costituite che non hanno accesso al sistema creditizio per via dell’assenza di bilanci presentati;
• imprese costituite da non oltre 60 mesi che vogliono rinnovare e/o rilanciare la propria attività anche a seguito della crisi economica dovuta all’emergenza pandemica da Covid-19;
• progetti imprenditoriali ancora “sulla carta” ma che presentano tutte le caratteristiche previste dalla nuova misura.
Lo studio Laconi è a disposizione sia per una valutazione preliminare del tuo progetto che in fase di assistenza e redazione della domanda di accesso al finanziamento.