Imu e Tari per i soggetti non residenti titolari di pensione
Dall’anno 2021 è ridotta alla metà l’Imu dovuta sull’unica unità immobiliare, non…
Entro il prossimo 27 dicembre i contribuenti soggetti passivi Iva devono provvedere al versamento dell’acconto Iva 2019, il cui ammontare va definito utilizzando uno dei seguenti metodi:
Il versamento va effettuato tramite modello F24 con indicazione dei seguenti codici tributo: “6013” per i contribuenti mensili e “6035” per quelli trimestrali, indicando come periodo di riferimento il 2019.
L’acconto così determinato verrà poi scomputato dall’imposta dovuta risultante dalla liquidazione effettuata per il mese di dicembre per i contribuenti mensili (con pagamento al 16 gennaio 2020), per il quarto trimestre 2019 per i contribuenti trimestrali speciali (con pagamento entro il 16 febbraio 2020), o dalla liquidazione annuale per l’anno 2019 per i contribuenti trimestrali su opzione (pagamento entro il 16 marzo 2020).
Passando all’analisi dei metodi di determinazione dell’acconto Iva, secondo il metodo storico, che è sicuramente il più utilizzato, l’ammontare è calcolato in misura pari all’88% del saldo a debito relativo al periodo precedente, individuato sulla base della periodicità di liquidazione adottata dal contribuente:
È importante sottolineare, come precisato nella risoluzione 157/E/2004, che per la determinazione dell’acconto Iva dei contribuenti trimestrali non vanno considerati:
Infine, in caso di tenuta obbligatoria della contabilità separata ex articolo 36 D.P.R. 633/1972 e presenza di diverse periodicità di liquidazione Iva, il relativo acconto va determinato sulla base: